TIC TAC

con quel groppo nella gola
tutti i giorni il mio corpo lavora
l'orologio col suo continuo ticchettio
segna la distanza tra me ed il mio io

un me eclettico ed esuberante
che lotta con un io nullo e distante
guerra dei sensi e dei sentimenti
con nessun vincitore e solo perdenti

una doppia anima
una doppia persona
una doppia vita
una doppia aurora

due visione di mondi differenti
che paralleli camminano in transigenti
vogano verso un domani
falso, bugiardo e senza ideali

camminano mano per la mano
ma si schifano al contatto umano
l'uno non vive senza l'altro
anche se uno e reale e l'altro falso

Gelido battito

gelido rumore cupo nel cuore
di ogni battito il ritmo ha perso rumore
spento in disparte come cenere di una sigaretta
bruciato consumato ma senza etichetta

come l'inverno ghiacciato che invade i tropici
i colori della vita rimangono immobili
ma col tempo che passa svanisce il colore
e con esso ogni movimento di questo povero cuore

in ogni sospiro straziato e struggente
l'unica forza è apparire indifferente
continui a fare il giullare della gente
ma tu per primo sai che dentro non hai più niente

veleno dentro

ogni pensiero si lascia scivolare
entra dentro me e si va a ramificare
come un acido che percorre le mie vene
lacera  il mio corpo e nulla teme

il tempo passa remando varie riflessioni
tutte stracolme di enormi dolori
il bello, il brutto, il giusto e lo sbagliato
come pugnalate al cuore viene segnalato

si spegne il sorriso al volto
perchè metà di esso ora mai è sepolto
coscente di dovermi sollevare
ma mutilato è difficile da fare

una guerra di poveri perchè senza sentimenti
volatizzati da tanti momenti
senza futuro e senza sostanza
una vita implosa dal tempo che cambia

rende frivolo ogni obiettivo
tutto tace dietro un unico grido
il silenzio soffocando solo le lacrime
è la voce di un'anima esanime

una volta oltrepassata quella porta
non hai la possibilità di riscossa
la candela della vita si va spegnendo
tanto oramani è passato quell'ultimo momento